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IL BOUQUET DELLA SPOSA
Il bouquet rappresenta secondo la tradizione, l'ultimo omaggio dello sposo per la sposa la mattina stessa delle nozze e chiude il ciclo del fidanzamento segnando l'inizio di una nuova vita insieme.. L'usanza vuole che lo sposo lo faccia recapitare al mattino direttamente dal fiorista o dal testimone dello sposo a casa della sposa anche se in realtà è la sposa stessa a sceglierlo in quanto deve assolutamente armonizzare con il suo abito.Il bouquet va scelto con molta cura ed attenzione è utile conoscerne il colore in quanto rappresenta il particolare che rifinisce e perfeziona l'effetto finale dell'abito da sposa: se totalmente bianco, si potrà scegliere un bouquet candido. Se invece l'abito è in tinta pastello, le corolle potranno essere screziate nelle stesse sfumature, cercando magari, di inserire qualcuna più scura per creare un effetto di maggior volume.
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In alcuni paesi è addirittura la suocera a regalarlo. Perché sia veramente perfetto inoltre, deve possedere delle precise caratteristiche, deve poter durare tutto il giorno senza appassire, deve essere maneggevole adattandosi alle dimensioni delle mani della sposa, non deve essere troppo pesante, non deve sporcare l'abito o i guanti della sposa deve avere infine un'impugnatura ben orientata per poterlo tenere in mano comodamente. Inoltre la sposa potrà personalizzare ulteriormente il suo bouquet impreziosendolo con decorazioni perline, nastri colorati. La tradizione vuole che la donna che doveva sposarsi veniva ornata, il giorno delle nozze, con i fiori d'arancio, bianchi e delicati, simbolo di fertilità. L'usanza è nata come augurio per la sposa di avere una prole numerosa. Mentre antichi Egizi ornavano la sposa di fiori profumati ed erbe odorose, per allontanare gli spiriti maligni. Alla fine del ricevimento sarà lanciato a caso tra tutte le ragazze nubili: chi riuscirà ad afferrarlo dovrebbe sposarsi entro l'anno. L'usanza di ornare la sposa con i fiori è antichissima e nasce dal mondo arabo.
Esistono alcune regole che non vanno assolutamente trascurate.
Il bouquet rotondo e compatto: Composto da piccoli fiori, si abbina molto bene ad un abito corto e informale; è quello considerato "universale" poiché è adatto a tutte le stature e figure.
Il bouquet aperto e voluminoso: E' perfetto per un modello di vestito che non superi la caviglia e richiede una sposa oltre che snella anche abbastanza alta, dal momento che questo tipo di mazzo andrebbe tenuto un po' sotto il livello della vita, qualora coprisse un elemento decorativo dell'abito, potrebbe anche sostituirsi con un solo fiore stretto da nastri, da posarsi sul braccio come, ad esempio, una calla oppure una semplice rosa vellutata.
Il bouquet a fascio: Composto magari da un mazzo di rose o di tulipani dal gambo lungo, è indicato per i tailleur; va appoggiato al braccio e portato con disinvoltura da una sposa possibilmente slanciata dal piglio sicuro e dal portamento elegante.
Il bouquet ricadente: Detto anche "a cascata" con fiori a grappolo - è riservato ad un abito con strascico, decisamente "importante" e, dato che attirando l'attenzione verso il basso crea un effetto dimagrante, è indicato soprattutto per una sposa alta e robusta, e quindi sconsigliato ad una sposa piccola di statura potendola offuscare se molto voluminoso.
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