Un pò di storia:
Frutto di un'antichissima tradizione secolare, le prime testimonianze sull'uso dei confetti nei festeggiamenti dei matrimoni, risalgono al 447 a.c. infatti le possiamo ritrovare in scritti riguardanti la ricca famiglia romana dei Fabi. Questa tradizione ci arriva quindi dai Romani che erano soliti usare confetti per festeggiare unioni e nascite, ovviamente i confetti di allora non erano prodotti con gli stessi ingredienti, infatti al posto dello zucchero veniva utilizzato del miele. Li troviamo anche nominati in una novella di Boccaccio e in un sonetto di Folgore di S. Giminiano (XIV Secolo). La produzione dei confetti però come la intendiamo noi, risale al 500, quando fu appunto avviato il commercio della canna da zucchero con l'Oriente. Dal 1500 in poi i confetti divennero la conclusione ideale di ogni grande pranzo per il loro alto prestigio e costo era infatti usanza offrire i confetti agli ospiti più illustri. La fabbricazione dei confetti, intesa secondo il criterio odierno, si iniziò a Sulmona nel XV Secolo, come è provato da alcuni documenti del 1492-1493 e degli anni successivi, che si trovano presso l'Archivio del Comune. Alla conoscenza di tale prodotto contribuirono i grandi nomi della letteratura sia antica che contemporanea e, fra i tanti citiamo Leopardi, Carducci, Verga e Pascoli. I Confetti di Sulmona si sono affermati nel tempo sino a conquistare di diritto il titolo di patria mondiale del confetto, per la loro particolare bontà dovuta alla purezza dello sciroppo di zucchero, ai vari sapori e alle diverse forme. Oggi i confetti migliori, sono quelli preparati con la mandorla di avola, coltivata in Sicilia. In alcune regioni, è tuttora assai viva l'usanza di lanciarli insieme al riso all'uscita degli sposi dalla Chiesa in segno di augurare loro, felicità e prosperità.
Perché proprio i confetti?
Da sempre considerati di ottimo auspicio, nei secoli passati erano i bon bon più pregiati e quindi riservati alle cerimonie importanti come le nozze di alto rango. Oltre a ciò, le due metà della mandorla, tenute insieme da un velo di zucchero non possono che simboleggiare l'unione della coppia. Oggi i confetti vengono distribuiti anche gia confezionati in scatoline o sacchetti. Il tipico confetto nuziale è formato da un nucleo interno, detto "anima", costituito da una mandorla intera, di solito, sgusciata e pelata, rivestito da multistrati di zucchero tra loro sovrapposti secondo una specifica lavorazione, in virtù di successive bagnature. Generalmente si usa mettere cinque confetti in ogni confezione, ma non è una regola ed il numero può variare, purché rimanga dispari. 5 confetti rappresentano salute, fertilità, lunga vita, felicità, ricchezza;
3 confetti simboleggiano la coppia ed il primo figlio;
1 confetto solo, come si usa sempre più spesso, si riferisce all'unicità dell'evento.
Ogni invitato avrà i suoi confetti, al sacchettino, andrà abbinato un bigliettino con i nomi degli sposi, per primo quello di lei, e la data delle nozze.
La tradizione:
Il numero dei confetti deve essere sempre dispari. Simpatica la soluzione di far trovare dei segnaposti contenenti un confetto direttamente sui tavoli, oppure la sposa li distribuisce con un cucchiaio d'argento, prelevandoli da una ciotola portata dallo sposo.
La tradizione vuole che i confetti siano bianchi alla mandorla, ma nessuno vieta di scegliere il colore in base all'abito della sposa, accostandosi a tonalità ecrù o pastello. Se sei in cerca di novità o sei un tradizionalista o ti ritieni una romantica, oggi il mercato ti offre una vasta scelta di possibilità, confetti al cioccolato bianco e mandorle, ricoperti di zucchero oppure firmati o intrecciati con l'incisione colorata del nome degli sposi. In relazione quindi al numero esatto dei confetti da offrire agli invitati, nel rispetto della citata tradizione che impone, per buon augurio il numero dispari, ricordiamo infine che i confetti nuziali devono sempre essere 5 , in numero indivisibile come l'unione stessa dei due sposi dovrebbe essere. Il numero cinque d'altro canto, non è affatto casuale; è stato scelto infatti perché tanti e tali devono essere le qualità che non dovrebbero mai mancare nella futura vita in comune dei due sposi:
Salute - Ricchezza - Felicità - Lunga vita - Fertilità.
Il confetto deve essere considerato speciale tanto quanto l'evento rappresentato e pertanto, morbido, dolce ma non stucchevole, con un gusto pieno e deciso tale insomma da lasciare, anche ai palati più sopraffini, un sapore piacevole e prolungato.
Come scegliere i confetti:
Esiste una scelta veramente vasta circa la qualità dei confetti soprattutto per quelli alla mandorla, sarebbe necessario accertarsi in anticipo della provenienza stessa della mandorla, le più pregiate sono quelle siciliane. Bisogna verificare anche che la mandorla utilizzata per il confetto sia intera e pelata, si considera di migliore qualità il confetto la cui lavorazione risulti impeccabile, mentre la quantità dello zucchero risulta irrilevante dovendo solo rispondere al gusto personale degli acquirenti. La superficie esterna del confetto si presenta liscia, candida, con riflessi che richiamano le sfaccettature tipiche delle porcellane; le dimensioni ed il peso, variano quindi, in relazione al calibro ed alla tipologia della mandorla impiegata per la sua preparazione. Attualmente, oltre alla tradizionale forma ovale ed a quella alternativa sferica, si può anche optare per altre e molteplici forme alternative ed avveniristiche come, ad esempio, quelli intrecciati a formare due anelli e recanti l'incisione, colorata del nome degli sposi.
La prenotazione:
Le bomboniere vanno ordinate almeno tre mesi prima del matrimonio. Calcola bene il quantitativo necessario, ma è sempre consigliato che largheggi un po', c'è sempre qualcuno che puoi aver dimenticato.
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